Conosci tutti i tipi di lana?
Nel vasto mondo della moda e dei tessuti, la lana rappresenta un elemento di primaria importanza. Questo straordinario materiale ci avvolge di comfort durante le stagioni fredde, garantendo calore e stile. Tuttavia, c’è molto di più da scoprire oltre alla sua funzionalità. Esplorando le varie tipologie di lana, possiamo anche abbracciare una visione etica ed ecologica, favorendo l’acquisto di capi realizzati con il minimo impatto ambientale e nel rispetto degli animali. In questa guida dettagliata assieme al negozio di abbigliamento ecosostenibile AlgoNatural, faremo un viaggio attraverso l’universo della lana, esplorando le sue origini, il processo di lavorazione e le sue diverse tipologie.
Le radici della lana
Prima di immergerci nelle molteplici tipologie di lana disponibili, è interessante dare uno sguardo alle sue radici. La lana ha una storia antica e affascinante. Già nel 3000 avanti cristo, in mesopotamia, veniva prodotta dalle pecore per proteggere l’umanità dal freddo. Greci e romani, poi, adottarono questo materiale per confezionare abiti invernali. Nel corso dei secoli, la lavorazione della lana è stata perfezionata, passando da una consistenza potenzialmente fastidiosa per le pelli sensibili a un tessuto soffice e delicato, adatto a ogni tipo di pelle.
Il processo di lavorazione
La qualità della lana dipende da due fattori chiave: la materia prima e il processo di lavorazione. La lana grezza è inizialmente ottenuta attraverso tre fasi fondamentali:
1. Tosatura: la lana viene raccolta dalle pecore, un processo che può essere effettuato con cesoie elettriche o meccaniche. La migliore stagione per questa operazione è l’autunno o l’inverno, quando il pelo delle pecore è più morbido e lucente. In alternativa, la lana può essere ottenuta da pecore morte, ma in questo caso la qualità è inferiore, ed è definita “Lana concia.”
2. Lavaggio: la lana viene pulita e sgrassata per rimuovere impurità e sporco. Se la lana viene lavata prima della tosatura, è denominata “Lana saltata.”
3. Ottenimento delle fibre: una volta pulita, la lana è lavorata per ottenere lunghe fibre. Queste fibre possono variare dal bianco all’avorio o persino a colori scuri come il marrone o il nero, a seconda dell’animale di origine.
Le fibre di lana sono ricche di cheratina e possono variare in lunghezza da 40 a 350 millimetri. La loro struttura, vista al microscopio, rivela diverse componenti, tra cui la cuticola, la guaina protettiva, la cortice (che si suddivide in paracortex e ortocortex) e il canale midollare. Queste componenti si intrecciano per intrappolare il calore, rendendo la lana un materiale ideale per capi d’abbigliamento e accessori.
Esploriamo le tipologie di lana
Ogni tipo di lana ha le sue caratteristiche uniche, spesso determinate dall’animale da cui proviene. Ecco alcune delle tipologie più conosciute:
– lana di pecora: la lana di pecora merino, proveniente da animali in Nuova Zelanda, Australia, Islanda, Germania, Africa e sud America, è tra le più popolari. La sua fibra spessa è utilizzata anche nell’edilizia per l’isolamento termico.
– lana di capra angora: questa lana, proveniente da Sudafrica, Stati Uniti e Turchia, è candida e morbida al tatto, disponibile in vari colori.
– lana di capra del cashmere: questa lana proviene da Afghanistan, Iran, Cina, India e Tibet, ed è conosciuta per la sua qualità superiore. È utilizzata spesso nell’alta moda.
– lana di cammello: la fibra di cammello africano è resistente e robusta, ideale per abiti e coperte.
– lana di alpaca e lama: spesso combinate con la lana comune, queste lane contribuiscono a creare il “Loden,” un tessuto tradizionale.
– lana di vigogna: questa lana ha una caratteristica colorazione rossiccia ed è sottile e lucente, ma allo stesso tempo resistente.
– lana cotta: ottenuta da pezze infeltrite, questa lana è pesante e compatta, perfetta per la realizzazione di abiti, pantofole e cappelli.
– lana d’angora: morbida e sottile, viene spesso utilizzata in mescolanza con altre lane per creare filati diversificati.
– lana merino: con una fibra sottile, è utilizzata per produrre capi leggeri e freschi.
– shahtoosh: questa lana, ottenuta da un’antilope tibetana a rischio estinzione, è considerata fuorilegge a causa della sua origine.
Ognuna di queste tipologie di lana offre caratteristiche uniche e una vasta gamma di possibilità per l’abbigliamento e gli accessori. Conoscere queste differenze può aiutarti a fare scelte informate e sostenibili quando si tratta di tessuti e moda. La lana non è solo un materiale caldo, ma anche una tela su cui dipingere la tua storia di stile e responsabilità ecologica.