Barbie Revolution
A quasi 60 anni la bambola bionda più famosa del mondo è pronta per un cambio look, no non sto parlando di barbie rifatta, che cede alle lusinghe del botox del collagene e al richiamo del reggiseno con due o tre taglie in più ma, di un drastico makeover.
La Mattel, azienda produttrice a fine gennaio ha annunciato con un messaggio su instagram, l’inizio di una vera e propria rivoluzione, per la bambola più amata odiata e soggetta a polemiche del mondo, (confesso che anche io da piccolo mi divertivo a staccarle la testa).
Questa volta, Barbie sarà diversa: con 4 tipologie di corpo diversi, Alta, altissima, Curvy e Petite, 24 tipologie di acconciature diverse, 7 colori di pelle diversi, e 22 colori di occhi differenti, barbie è pronta a conquistare il mercato in maniera aggressiva, facendo l’occhiolino ad etnie diverse.
Ma prima un po’ di storia, per capire come si è arrivati a questa decisione.
Barbie nasce da una semplice idea di Ruth Handler, (moglie del fondatore della Mattel, Elliot) ,osservando la figlia Barbara, giocare con bambole di carta, decide insieme a Jack Ryan ingegnere, di costruire una bambola in plastica.
Dalla prima Barbie bruna, commercializzata con un costume optical anni 50, la bambola ne ha fatta di strada, diventando una vera e propria icona e conquistando fan su fan anche nel mondo della moda.
Molti infatti, gli stilisti che hanno ammesso candidamene di aver collezionato barbie, molti gli stilisti che hanno lavorato per barbie e ne hanno subito il fascino disegnando abiti e collezioni, per la bellezza plastificata. Ultimo per tempistica è stato Jeremy Scott per Moschino, insieme a tanti altri come Dior, Paco Rabanne, Yves saint Lurent e Jean Paul Gautier.
Icona di stile, ha saputo guadagnarsi il rispetto degli addetti ai lavori nel mondo della moda, conquistando addirittura la copertina di Sports Illustrated, famosa rivista a tinte sexy e fashion, per uomini, per il 50esimo anniversario della rivista.
Barbie insomma resiste al tempo, resiste alle malelingue al gossip, incassa i colpi e ritorna più forte e figa che mai, ed è proprio il caso di dire, citando una famosa canzone degli anni 90 del gruppo svedese Aqua: LIFE IN PLASTIC IT’S FANTASTIC!